Mascali, bollette acqua: i consiglieri Caltabiano e Nigrì all’attacco -
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Mascali, bollette acqua: i consiglieri Caltabiano e Nigrì all’attacco

Mascali, bollette acqua: i consiglieri Caltabiano e Nigrì all’attacco

“Amministrazione sorda e indolente alle indicazioni date nei mesi scorsi dal Consiglio comunale che chiariva come risolvere il problema del caro bollette del servizio idrico”, è questo il rimprovero che l’opposizione e soprattutto i consiglieri di minoranza Carmelo Caltabiano ed Emanuele Nigrì rivolgono all’amministrazione mascalese guidata dal sindaco Luigi Messina.

“Da mesi si trascina questo problema – ha detto il consigliere Caltabiano -. Gli utenti ancora oggi sono costretti a fare lunghe file negli uffici comunali per conoscere il reale importo da pagare quando invece il Consiglio comunale aveva dato delle precise direttive disattese dall’Amministrazione”.

“Per avere chiarimenti sulla bolletta e conoscere con esattezza la loro posizione debitoria i cittadini devono perdere almeno una giornata di lavoro per recarsi al Comune. Bollette con cifre esorbitanti anche di migliaia di euro – incalza il consigliere Nigrì – sono state recapitate nei mesi scorsi agli utenti già gravati da altre spese quotidiane e tributi locali a cui purtroppo, pur volendo, non riescono a far fronte”.

Il sindaco Messina nei giorni scorsi aveva spiegato come nei prossimi mesi la terza lettura e il cambio del sistema operativo attualmente in uso permetterà agli uffici di allineare il calcolo medio mettendo a confronto i dati delle letture precedenti. “Gli uffici comunali – aveva detto Messina – sono a disposizione dell’utenza per ogni chiarimento permettendo anche ai contribuenti di rateizzare la bolletta qualora quest’ultima fosse particolarmente elevata. Nel 2017 cambieremo le fasce di riferimento cercando di diminuire anche il costo del servizio idrico”.

Questi chiarimenti non sono bastati all’opposizione che è arrivata persino a chiedere le dimissioni dell’assessore all’acquedotto il rag. Alfio Maccarrone e se non bastasse anche del primo cittadino colpevole di non avere saputo gestire in modo appropriato la situazione.

Angela Di Francisca

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