Giarre, Alfio Di Maria ci ha lasciati -
Catania
10°

Giarre, Alfio Di Maria ci ha lasciati

Giarre, Alfio Di Maria ci ha lasciati

Da oggi, Giarre è orfana di uno dei suoi figli illustri. Alfio Di Maria, il Grand’Ufficiale, l’uomo della Giara d’Argento e del Premio internazionale di giornalismo “Alfio Russo” ci ha lasciati. Una notizia che arriva veloce, dapprima sussurrata, poi confermata di voce in voce. Il Grand’Ufficiale Alfio Di Maria non è più tra noi. Sembra incredibile, quasi non ci si vuol credere. Lo si immagina sempre in giro, con quel sorriso sornione, da chi ha visto tanto nella vita e ancora di più potrebbe raccontare. Eppure è vero…

L’uomo che ha inventato e fatto diventare unici, fino a travalicare i confini della sua Sicilia e raggiungere i panorami nazionali ed internazionali, la “Giara d’Argento” ed il Premio internazionale di Giornalismo “Alfio Russo” non è più. Premi ed appuntamenti che hanno attraversato stagioni politiche ed amministrazioni, tempeste di potere e fasi di bonaccia, momenti di grandi ristrettezze e fasti principeschi. Li considerava le “sue creature”, capolavori da proteggere e valorizzare. Tagliato il traguardo delle 40 edizioni consecutive disse: “Questa è l’ultima!”. Nessuno gli credeva e, sicuramente, neppure lui stesso lo voleva.

E così arrivarono le edizioni 40+1, 40+2… anno dopo anno accompagnate dalla medesima formula: “Questa è l’ultima!”. La si aspettava come una forma di scaramanzia… sul palco i vari presentatori ed ospiti illustri la richiedevano a gran voce. Eppure, lui, non lo faceva solo per scaramanzia… Lottava contro “il male del secolo” e, puntualmente, ritornava vincitore da ogni appuntamento con interventi ed analisi. Non si arrendeva e non voleva farlo. C’erano le “sue creature” che lo aspettavano.

Ed ogni anno, puntuali, i muri di Giarre si riempivano dei manifesti che annunciavano la nuova edizione della Giara d’Argento. Simpatie ed antipatie si rincorrevano, lui continuava lunga la sua strada, figlio di una Giarre che aveva accolto grandissime personalità del mondo della cultura, le grandi firme del giornalismo ed i nomi dello spettacolo, le Istituzioni e la politica, lo sport e la medicina. Rappresentanti di un mondo che, vivendo sotto i riflettori, illuminavano con la loro presenza “le sue creature”. E lui, sorridendo dietro le quinte, era li a raccogliere applausi e meriti, volgendo la sua vulcanica mente già alla successiva edizione di Giara d’Argento e “Alfio Russo”.

Adesso quel sorriso non è più tra noi e Giarre, così come la Sicilia, piange orfana di un figlio che l’ha resa illustre. Un figlio di nome Alfio Di Maria.

Potrebbero interessarti anche