Catania, ex mercato ittico abbandonato: studenti e precari bloccano gli uffici -
Catania
13°

Catania, ex mercato ittico abbandonato: studenti e precari bloccano gli uffici

Catania, ex mercato ittico abbandonato: studenti e precari bloccano gli uffici

Bloccati stamattina gli uffici dell’ex mercato ittico, immobile del Comune di Catania, dove sono stati appesi diversi striscioni con scritto: “Basta malagestione e speculazione dei governi: vogliamo tutto ciò che ci spetta!”.
Artefici della protesta studenti e precari di quella “generazione ingovernabile” che, insieme ad altre realtà non solo studentesche, sta scuotendo la città di Catania.

“L’enorme stabile – denunciano i giovani – è ormai lasciato in disuso da diversi anni e nonostante siano state lanciate tante idee e proposte per un nuovo utilizzo del bene, le voci non si sono mai tramutate in fatti concreti. Il risultato è che l’impianto risulta oggi devastato, derubato e privo di acqua e luce”.

i-locali-discaricaAll’inizio dell’anno il Comune di Catania aveva indicato l’ex Mercato ittico come sede dell’assessorato comunale ai Lavori Pubblici: “In aprile – dicono i manifestanti – l’allora assessore al Patrimonio Girlando aveva detto che la sede dell’assessorato ai lavori pubblici, attualmente al Faro Biscari, e che costa alle casse del Comune ben 800 mila euro, potrà essere trasferita nel plesso ristrutturato dell’ex mercato ittico. Ma anche questa ipotesi non sembra avere seguito, ed il fatto che l’assessore si sia dimesso non rassicura”.

Ma cosa vogliono gli studenti e i precari? “Noi giovani studenti e precari abbiamo voluto accendere i riflettori su un tema molto importante, la cattiva gestione dei beni, del patrimonio. Perchè? Siamo la generazione obbligata al lavoro gratuito, la generazione che deve subire la scuola-azienda e i presidi sceriffo, siamo la generazione che deve vivere e formarsi in un’università priva di risorse e aziendalizzata, che deve subire e accettare il divario tra università del nord e del sud Italia. La generazione eternamente precaria, senza garanzie e sussidi. Tutto questo non ci esenta dal pretendere un presente diverso.

1-1Non tolleriamo lo spreco e l’abbandono, non tolleriamo le eterne bugie di amministratori indifferenti. Quando sarà restituito alla collettività questo enorme edificio? Quanti beni abbandonati dovranno esserci mentre mancano le strutture sportive, ricreative, sociali per giovani e non? Quanti soldi spenderanno ancora le amministrazioni inutilmente mentre noi lottiamo ogni giorno per stipendi decenti? In attesa di risposte, saremo la generazione ingovernabile e ci riprenderemo il nostro futuro, giorno dopo giorno!”.

Orazio Vasta

Potrebbero interessarti anche