Bitumare la Giarre-Montesalice-Milo: di corsa -
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Bitumare la Giarre-Montesalice-Milo: di corsa

Bitumare la Giarre-Montesalice-Milo: di corsa

Ci sono priorità a Giarre, in tema di sicurezza pubblica, che possono attendere il giro di un centinaio di auto da corsa. Notoriamente, le strade della cittadina jonica, sono ridotte ai minimi termini. Via Carolina è un vero percorso di guerra. Un manto stradale che quotidianamente mette a repentaglio la vita dei pedoni e dei motociclisti in particolare. Oltre agli ammortizzatori delle auto. Via Carolina su tutte, per citarne solo una delle decine di strade martoriate: via Meli, viale Libertà, via San Giuliano, corso Messina, via Alfieri, via Teatro…

La situazione economica dell’ente, al netto degli esperti contabili da 6300 euro al mese, non può certamente considerarsi florida. Il Comune è sull’orlo di un precipizio ormai da anni. Il dissesto è dietro l’angolo e la Corte dei Conti nei prossimi giorni renderà nota la propria sentenza. L’ex Ragioniere generale, in “esilio” a Enna ha lasciato in eredità un quadro finanziario disastroso. Che non concede scampo. L’imperativo dunque è risparmiare a tutti i costi e concentrarsi sul bilancio.

E cosi, tutto dipende dallo strumento finanziario. L’assessore alle Politiche Sociali Rosano, afferma che l’asilo nido di Macchia e il nuovo centro diurno di via Berlinguer, possono aspettare ancora. Ancora il tempo di essere cannibbalizzati, prima dell’approvazione del Bilancio, il cui schema (quello del 2015) in poco più di due mesi è stato approvato tre volte. Tutto passa per i denari del Comune che non ha. Via Ariosto, ad esempio, attende da quasi due anni che venga ripristinato un tratto del manto stradale dopo il crollo di una porzione di soletta, per mancanza di fondi. Le stesse caditoie hanno atteso i tempi della burocrazia. E persino la Materna comunale di via Siracusa.

E in questo clima di assoluta austerity l’assessore alle Attività Tecniche Giuseppe D’Urso – cosi riporta una nota del 29 settembre scorso, a firma del tecnico progettista Roberto Rompineve – ha chiesto un “intervento urgente per la ripavimentazione di un tratto della via San Paolo, nella frazione di Macchia, per la manifestazione sportiva denominata Cronoscalata Giarre Montesalice Milo”. Un intervento che trova pure il sostegno della dirigente tecnica Pina Leonardi per una manutenzione straordinaria, urgente e imprescindibile di via San Paolo. Sia ben inteso, non certo per ragioni di generica sicurezza, bensì, la realizzazione di una corsa di auto.

L’importo complessivo delle perizia per la realizzazione dei lavori (affidati alla ditta SI.CO.BIT del Gruppo Musumeci) ammonta a 15.500 euro. Cosi dicono le carte. E conta poco se alla fine per la realizzazione dei predetti lavori c’è stato poi un leggero ribasso. Prevale il risultato finale: una manifestazione privata (che ha avuto un glorioso passato e un mediocre presente) riesce a spuntarla su tutto. Dissesto o no. Austerity o no, la bitumazione s’ha da fare e basta. Lo dicono con forza e determinazione l’assessore D’Urso e la dirigente tecnica Leonardi. Punto.

Certo è solo una pura e semplice coincidenza che a co-organizzare l’evento sportivo sia quell’Orazio Maccarrone, di Macchia, neo eletto consigliere comunale di Città Viva. Lo stesso vulcanico organizzatore di manifestazioni folk-mangerecce di Miscarello e che il co-organizzatore sia poi quel Fabio Cavallaro, assicuratore, già ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale – passato alla storia per i suoi molteplici interventi in Consiglio – le cui radici affondano nella sodaniana esperienza di assessore al Bilancio. Quel Cavallaro, oggi sostenitore convinto del progetto di Città Viva,  assessore promotore (la firma è la sua) di quella famosa delibera di Giunta del 23 dicembre 2009, con la quale, l’amministrazione del tempo, approvò senza alcuna gara un progetto della Telecom per un sistema di tele gestione della pubblica illuminazione a Giarre, vicenda, poi, finita al centro di una indagine condotta dalla Guardia di finanza di Riposto e sfociata nell’apertura di una indagine da parte della magistratura catanese (clicca e leggi Giarre, silenzio assoluto su indagine pubblica illuminazione. Ripercorriamo la nostra inchiesta esclusiva VIDEO). Coincidenze, dunque. Solo coincidenze.

Mario Previtera

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