Ex dirigente finanziario Lipari presenta il conto al Comune -
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Ex dirigente finanziario Lipari presenta il conto al Comune

Ex dirigente finanziario Lipari presenta il conto al Comune

E’ l’ennesima tegola sul Comune di Giarre. Dopo il recente caso del dirigente tecnico arch. Venerando Russo, stavolta a ricorrere al Tribunale del lavoro è il dirigente finanziario del Comune di Giarre, Letterio Lipari, attualmente in aspettativa ricoprendo temporaneamente l’incarico di Ragioniere generale a Enna, che in una sorta di memoriale costituito da 26 pagine, ricostruisce da un lato le dinamiche riguardanti il presunto quadro di dissesto dell’Ente e dall’altro i difficili rapporti del dirigente finanziario con l’ex sindaco Roberto Bonaccorsi e l’attuale segretaria dell’Ente Rossana Manno.

Nella lunga nota Lipari afferma che sin dall’insediamento dell’ex sindaco Bonaccorsi, si è visto costretto a lavorare in un ambiente divenuto sempre più ostile, subendo continue pressioni, vessazioni e ritorsioni da parte dell’ex primo cittadino e dei dirigenti a lui più vicini.

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L’insostenibilità della situazione ha costretto lo stesso dirigente finanziario – si legge nel ricorso – ad allontanarsi dall’Ente e cercare un nuovo impiego, temporaneo, a circa 200 km da casa, quale unica soluzione per evitare di soccombere ad una grave situazione depressiva. A nulla è valsa la denuncia di mobbing sul luogo di lavoro presentata da Lipari a Bonaccorsi, con lettera del 9-12-2015, nella quale narrava con precisione le condotte e i provvedimenti illegittimi adottati in proprio danno, manifestando la disponibilità a rientrare in servizio qualora fosse cessato l’atteggiamento e il comportamento ostile nei propri confronti. Quella missiva è rimasta senza risposta.

Lipari, poi, nel ricorso ricostruisce inediti scenari su quanto accaduto l’8 giugno del 2015 quando, durante un incontro viso a viso con Bonaccorsi, ha anticipato al sindaco che, a suo parere, non sussistevano le condizioni per l’adozione di risanamento dell’ente; da ciò, scrive Lipari, ne nasceva una discussione poiché l’ex sindaco, che aveva pubblicamente dichiarato la sussistenza della possibilità di approvare un nuovo piano di riequilibrio, evitando la dichiarazione di dissesto, si attendeva una relazione che confortasse la propria convinzione. Lipari ha poi rimarcato nella relazione depositata al tribunale l’illegittimità della sanzione della censura, comminata a suo carico nel febbraio del 2014, l’illegittimità di altre sanzione disciplinari, tra cui quella della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione pari a 10 giorni lavorativi.

Il legale di Lipari concludendo il ricorso chiede al giudice del Tribunale del lavoro di condannare il Comune di Giarre, in persona del sindaco pro-tempore, alla restituzione delle retribuzioni non percepite, alle spese e i compensi del giudizio, con riserva di proporre separato giudizio per conseguire il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali, subiti e subendi, a causa degli illegittimi provvedimenti.

Per la cronaca il ricorso di Lipari e’ stato depositato al Tribunale il 20 luglio scorso e solo lunedì 19 settembre è stato ricevuto dal protocollo del Comune di Giarre.

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