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Randazzo, mezzo secolo da ragionieri

Randazzo, mezzo secolo da ragionieri

E’ stato solennemente festeggiato dagli ex allievi dello storico Istituto Tecnico “San Basilio”, prima casa salesiana aperta in Sicilia, diplomatisi nel 1966. Un’indimenticabile giornata vissuta da contabili oggi residenti in diverse parti d’Italia e della Sicilia, ma che non hanno voluto mancare all’evento, culminato in un gustoso e vivace incontro conviviale nel vicino Comune di Maletto

Forse nel lavoro saranno stati dei “freddi calcolatori”, ma sta di fatto che nei ragionieri diplomatisi nel lontano 1966 all’Istituto Tecnico “San Basilio” del Comune etneo di Randazzo batte un cuore grande, ed ogni qualvolta si incontrano scatta in loro un’irrefrenabile voglia di divertirsi insieme ed all’insegna della più sincera amicizia, così come è puntualmente avvenuto nei giorni scorsi in occasione del loro quinto raduno, quest’anno particolarmente significativo perché coincidente con il cinquantesimo anniversario del conseguimento del loro titolo di studio.

Il memorabile evento è stato scrupolosamente organizzato in ogni minimo dettaglio da Nino Mantineo, ex funzionario al Comune di Santa Domenica Vittoria, meritatosi sul campo, già in occasione dei precedenti raduni, il titolo di “gran cerimoniere”.

Ed anche stavolta il promotore della solenne rimpatriata non ha lasciato nulla al caso, andando a scovare in ogni angolo della Sicilia, dell’Italia ed, addirittura, del mondo gli indimenticabili suoi compagni di studio, la maggior parte dei quali hanno prontamente ed entusiasticamente risposto all’appello partendosi dalle varie località, anche abbastanza lontane, in cui la vita li ha portati a risiedere.

Il ragionier Mantineo si è inoltre prodigato per reperire tutto il materiale fotografico relativo al quinquennio scolastico al “San Basilio” di Randazzo (in particolare le foto delle scolaresche in gruppo e dei singoli studenti ed insegnanti), che ha esposto in bella mostra nelle bacheche dell’accogliente ristorante “Fontana Murata” di Maletto, dove si è svolta la parte conviviale dell’evento, e fatto anche confluire in una versione video proiettata su schermo gigante durante il pranzo.

I “ragazzi del ‘66” intervenuti a queste “nozze d’oro” col diploma sono stati in diciannove (all’appello ne mancavano dieci a causa di impegni personali e motivi di salute): oltre all’organizzatore Mantineo, a festeggiare sono stati i randazzesi Nino Aidala, Tony Greco e Tonio Longo, i francavillesi Angelo Pirri, Ciccino Rao e Carlo Santoro, il fiumefreddese Angelo Sorbello e, per quanto concerne gli ex allievi venuti da altre parti della Sicilia e d’Italia, Benedetto Alcoraci (Agrigento), Giovanni Di Pasquale (Siracusa), Enrico Fiore (Palermo), Mario Germanà (Catania), Alfonso Napoli (Agrigento), Pino Rizzo (Udine), Rino Arangio (Enna), Angelo Ciurcina (Siracusa), Francesco Franceschini (Catania), Mimmo Oliva (Trapani) e Tato Ricca (Milano).

La tavolata, comunque, è risultata ben più consistente, sia perché molti dei ragionieri erano accompagnati dalle rispettive consorti e sia per le autorevoli presenze dei vegliardi ex insegnanti Rosario Rizzo e Gaetano Spartà e dei sette salesiani Don Pippo Ruta (ispettore per la Sicilia dell’Ordine religioso), Don Sergio Aidala, Don Agostino Irlandese, Don Enzo Biuso, Don Biagio Tringale, Don Vincenzo Sariti ed il famiglio Vincenzo Reina. Sta di fatto che, per quegli “strani scherzi” della numerologia, si è verificata una straordinaria coincidenza tra gli anni festeggiati (cinquanta) ed il numero di commensali (anch’essi cinquanta).

Nelle ore della mattinata precedenti il pranzo conviviale, la comitiva è ritornata sui luoghi dell’amato ex Collegio di Randazzo, partecipando alla S. Messa officiata nell’annessa chiesa da alcuni dei prima citati padri salesiani intervenuti al raduno, per poi riassaporare, in una sorta di nostalgico viaggio a ritroso nel tempo, le atmosfere di quelle aule e stanze che videro i “ragazzi del ‘66” formarsi culturalmente, professionalmente ed umanamente.

Per quanto concerne, invece, il momento “mangereccio”, lo staff di “Fontana Murata” ha dato il meglio di sé servendo ai graditi ospiti un pranzo all’insegna delle più tipiche e prelibate pietanze della cucina etnea, quali fusilli alla boscaiola, farfalle al pistacchio di Bronte, noce di vitellina con funghi di ferla e castagne, polpettine di fiori di zucca e coppa di fragole di Maletto, per poi concludere con l’immancabile torta del cinquantesimo.

Tra una portata e l’altra, diversi protagonisti della “convention” (tra ex studenti, salesiani ed insegnanti) si sono alternati al microfono per condividere i piacevoli “amarcord” dell’indimenticabile quinquennio 1962-1966 intervallati da scherzosi brindisi, dalle esilaranti barzellette raccontate dal “gran cerimoniere” Nino Mantineo, dal sottofondo delle canzoni in voga in quegli anni e persino da un “videomessaggio” inviato da John Elia, anche lui “ragioniere del ‘66” ed oggi affermato imprenditore della ristorazione negli Stati Uniti, il quale ha tra l’altro invocato un minuto di silenzio in memoria dei sei compagni non più su questa terra, ossia Gaetano Macherione, Giovanni Di Stefano, Lucio Grasso, Pippo Santamaria, Liborio Jannì e Fernando Salanitri.

Elia ha anche provveduto a far pervenire al raduno dei coloratissimi gadget da lui realizzati per ognuno degli ex compagni, ovvero dei maxi quadri riepilogativi degli anni trascorsi nello storico istituto randazzese.

Ma non è stato solo questo il “souvenir” per i partecipanti al raduno: il ragioniere-artista Pino Rizzo, appositamente venuto dalla lontana Udine, ha infatti omaggiato i colleghi di un’originale “cartolina” di vetro infrangibile effigiante il Collegio ed i volti in bianco e nero dei “ragazzi del ‘66” e dei loro insegnanti.

All’abile organizzatore Nino Mantineo ed alla sua “allegra brigata” il merito di aver rispolverato una pagina esaltante di storia e cultura tutta etnea. Quella di Randazzo risulta infatti essere la più vecchia casa salesiana tra quelle aperte in Sicilia, a suo tempo fortemente voluta dallo stesso Don Bosco. Grazie ad essa, la cittadina che ancora oggi ne ospita l’immobile, divenne punto di riferimento per tante facoltose famiglie di tutta l’Isola, e non solo del circostante comprensorio, che affidavano all’annesso Istituto Tecnico Commerciale “San Basilio” la formazione dei figli, tra i quali si annoverano anche i “fantastici diciannove” protagonisti del recente raduno, tutti con alle spalle gratificanti carriere presso enti pubblici, aziende private, istituti di credito e studi professionali.

Rodolfo Amodeo

Una foto di gruppo degli studenti dell'Istituto San Basilio di Randazzo diplomatisi ragionieri nel 1966

RADUNO EX STUDENTI DELL'ISTITUTO TECNICO SAN BASILIO DI RANDAZZO

RADUNO EX STUDENTI DELL'ISTITUTO TECNICO SAN BASILIO DI RANDAZZO - Nino Mantineo tra  gli insegnanti Rosario Rizzo e Gaetano Spartà e mentre mostra le fotocomposizioni realizzate da John Elia

RADUNO EX STUDENTI DELL'ISTITUTO TECNICO SAN BASILIO DI RANDAZZO - Al ristorante Fontana Murata di Maletto

RADUNO EX STUDENTI DELL'ISTITUTO TECNICO S. BASILIO DI RANDAZZO - Al ristorante Fontana Murata di Maletto

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