Macchia di Giarre: l’infiorata torna a sbocciare -
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Macchia di Giarre: l’infiorata torna a sbocciare

Macchia di Giarre: l’infiorata torna a sbocciare

La sesta edizione dell’infiorata macchiese, è ormai prossima all’espletamento. Anche quest’anno, la comunità della frazione più popolosa di Giarre si prepara a celebrare un avvenimento che si lega saldamente con uno degli appuntamenti liturgici più importanti per i seguaci della cristianità ovvero il “Corpus Domini”.

Il patrimonio di tradizioni culturali e popolari di un territorio ancora una volta si sposa con il fervore religioso di una comunità. A sancire il rinnovamento di questa suggestiva alchimia è ancora una volta il parroco della chiesa Maria SS. della Provvidenza di Macchia, don Mario Fresta.

La cooperazione in sinergia tra i gruppi operanti nella parrocchia di Macchia, si è tradotta anche quest’anno in un tappeto di composizioni artistiche che si snodano lungo la navata centrale dell’edificio ecclesiastico. Diversi sono i materiali utilizzati ai fini della realizzazione delle opere messe a punto. Dai chicchi di riso alla segatura, dai petali di fiori alle sabbie colorate.

Tra i materiali impiegati rientrano anche caffè, cacao e sale. Entusiasta don Mario Fresta “Il tema attorno al quale ruotano i “Quadri” eseguiti, è quello delle 14 opere di misericordia. Di queste, sette sono corporali e sette sono spirituali. I lavori realizzati ed incorniciati, sono però nove. Tuttavia, molti di essi includono doppie immagini. Il tema delle opere di misericordia, nasce dal giubileo della misericordia indetto da Papa Francesco.

Lo scopo dell’infiorata è quello di richiamare l’attenzione sulla pratica delle opere di misericordia. Mi preme rilevare che nel corso degli anni, ogni gruppo ha sviluppato un suo stile”. La prima composizione artistica che apre la trafila di “Quadri” è l’effigie della “Mater misericordiae”. Il gruppo ministranti San Vito martire, ha realizzato quest’opera in alternativa allo stemma “Misericordiosi come il padre” (ovvero in alternativa allo stemma ufficiale del giubileo).

Il gruppo “Giovani” ha espresso una delle sette opere di misericordia: “Dar da bere agli assetati e dar da mangiare agli affamati”. Il “quadro” infatti raffigura dell’acqua e del pane spezzato. Il terzo lavoro, intitolato “Accogliere i pellegrini e vestire gli ignudi” è invece attribuibile alle suore serve della Divina Provvidenza. La sua realizzazione è stata promossa da suor Teresina, superiora dell’Istituto suore serve della Divina Provvidenza (“Casa dell’Addolorata”).

L’azione cattolica e il gruppo missionari, hanno invece realizzato la composizione intitolata ” Visitare i carcerati e gli ammalati”. In essa infatti, è possibile riscontrare la raffigurazione di un letto d’ospedale e di catene (a proposito della condizione dei detenuti). L’opera “Seppellire i morti e consolare gli afflitti” è invece riconducibile al gruppo “Ambasciatori in cielo”. Esso è composto dai genitori di figli deceduti in giovane età. Tali genitori accennano ad “Una casa per l’eternità”. L’opera infatti, nella quale campeggia una croce, rappresenta un’azione improntata al seppellimento. Il gruppo dei catechisti ha invece realizzato l’opera intitolata “Consigliare i dubbiosi ed insegnare agli ignoranti”, mentre la corale Polifonica “Notre Dame De Lourdes”, diretta dal maestro Alfio Pennisi, ha composto il “Quadro” intitolato “Ammonire i peccatori”. Esso raffigura un sacerdote che confessa un penitente. “Sopportare le persone moleste e perdonare le offese” è invece il lavoro svolto dal gruppo liturgico che si occupa delle letture e dell’animazione liturgica durante le celebrazioni. Infine il gruppo interparrocchiale degli adoratori, ha composto l’opera intitolata ” Pregare Dio per i vivi e per i morti”.

Essa rappresenta l’eucarestia e dunque l’ostia consacrata, oltre che il Cristo sulla croce. Per quanto concerne la funzione religiosa, al termine della “Solenne Celebrazione Eucaristica” prevista alle ore 20.00, partirà la processione con il SS. Sacramento. Essa vedrà la partecipazione di tutti i gruppi parrocchiali i quali percorreranno le seguenti vie: E. Filiberto, Principe di Piemonte, Principessa di Piemonte, e Principessa Mafalda. Successivamente, si materializzerà il rientro in chiesa Madre per la benedizione eucaristica.

Umberto Trovato

 

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