I giovani scelgono il conto online, tra risparmio e tecnologia -
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I giovani scelgono il conto online, tra risparmio e tecnologia

I giovani scelgono il conto online, tra risparmio e tecnologia

I giovani preferiscono l’e-banking. Una recente indagine dell’Abi ma anche di altri enti quali  il CTCU di Bolzano, hanno fondamentalmente dimostrato che i giovani tra i 24 e i 35 anni scelgono nella stragrande maggioranza dei casi di avere un conto corrente on line. Complice sicuramente il fatto dell’ormai capillare diffusione di dispositivi portatili e del fatto che i giovani tra i 18 e i 24 anni sono tra i cosiddetti “nativi digitali”, lo sportello bancario viene quindi disertato a favore di un rapporto telematico con la banca. La stessa banca è quasi sempre esclusivamente on line e il rapporto che si intrattiene eventualmente con l’istituto è tramite un consulente, anche in quel caso tramite web o telefono.

Il rapporto dei giovani con la banca. I canali preferiti dai giovani per interagire con la banca sono il web ma anche il telefono e il bancomat.
In particolare tra i 25 e i 34 anni sono più del 51%, rispetto alla media, quelli che utilizzano i servizi bancari on line, mentre la banca telefonica è utilizzata dal 35,1% e il restante 20,3% usa il bancomat per altre operazioni.
I giovani utilizzano quindi l’home banking e le varie app dedicate su smartphone e tablet per effettuare bonifici e prelevare al bancomat piuttosto che servirsi dello sportello all’interno della banca.
La banca on line raccoglie la maggior parte delle preferenze se si pensa che il 41% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha aperto un conto corrente on line e tra i 25 e i 35 anni questa percentuale arriva al 71%.

La scelta della banca on line. I giovani scelgono la banca on line perché ha costi di molto inferiori al tradizionale conto corrente, sia su base annua che per le varie operazioni.
Tra le banche che hanno raccolto maggiori consensi c’è quella con il conto corrente dedicato ai giovani di Hellobank! che, oltre ad avere una convenienza di spese di gestione, offre anche la possibilità di utilizzare l’app dallo smartphone e ha anche le informazioni disponibili sui social network. In tal modo il cliente può tenersi sempre aggiornato su eventuali novità e può anche interagire con altri correntisti, scambiare idee, consigli, esperienze.

Banche on line ed esigenze dei clienti. Le banche on line in realtà si sono messe al passo con i tempi e con le esigenze della vita moderna che necessità di tempi brevi, servizi smart, e una disponibilità del proprio denaro e delle informazioni 7 giorni su 7. L’e-banking, nato nel 2003, ha visto una crescita esponenziale che già solo in quell’anno arrivava a 4 milioni e mezzo di conti corrente con 7 milioni di utilizzi delle carte di credito.
Il 19,6% dei giovani oggi usano il bancomat come sistema di pagamento per gli acquisti e nel 37,8% scelgono anche di avere un libretto di risparmio.

Il risparmio dei conti on line. Non ci sono costi di apertura e di chiusura e spesso neppure nei casi di bonifici o di pagamento delle bollette. Il costo è al massimo di 1 euro contro i 3-5 euro allo sportello.
In ogni caso le operazioni on line hanno un costo inferiore quasi del 50% rispetto a quelli dei conti correnti tradizionali e lo stesso vale per le spese di gestione annuale, per bancomat e carte di credito anche ricaricabili e per la loro sostituzione alla scadenza.
Per alcune banche on line c’è anche la convenienza di non dover pagare le commissioni per il prelievo da sportelli di altri istituti.
Il risparmio che un correntista on line può avere in 5 anni è stato stimato di circa 650 euro secondo il CTCU di Bolzano, e si può scegliere anche di avere un conto on line “a zero spese”.

Finanziamenti e prestiti ai giovani. Anche i finanziamenti e i prestiti hanno avuto una leggera impennata rispetto alla percentuale media. Il motivo è presto detto: diverse banche si sono adeguate alla flessibilità del lavoro e hanno pensato a prestiti personali e finanziamenti anche fino a 30 mila euro senza che fossero necessarie le garanzie tradizionali.
La questione ha interessato molto i lavoratori atipici con contratti a tempo determinato, gli studenti e chi vuole liquidità per un’esigenza personale senza dover dare una motivazione al prestito stesso.

 

i.p.

 

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