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Giarre: corsa contro il tempo per evitare il dissesto

Giarre: corsa contro il tempo per evitare il dissesto

Evitare il dissesto appare impresa ardua. Il dirigente finanziario Letterio Lipari, sentito questa mattina per la seconda volta dalla Commissione Bilancio, non ha dato grandi speranze, benchè il sindaco Roberto Bonaccorsi, continui a cercare soluzioni alternative. Il dirigente contabile ha illustrato la relazione ricordando i passaggi temporali e l’iter procedurale previsto. I tempi sono strettissimi. Entro 30 giorni, con decorrenza 12 maggio, il Consiglio proverà ad individuare, ove fosse ancora possibile, misure correttive al fine di ripristinare gli equilibri di bilancio, sebbene consapevoli che, allo stato, non sussistono le condizioni per scongiurare un clamoroso default. Il primo nella storia di Giarre e per di più nell’era del commercialista Roberto Bonaccorsi che aveva ribattezzato il suo piano di riequilibrio in “SalvaGiarre”, oggi più realisticamente definibile, l’”AffossaGiarre”.

Dall’interlocuzione con Lipari, si è appreso che, gran parte della massa debitoria, trae origine dalla spaventosa situazione contabile presentata dall’Area Tecnica: ben 8 milioni dei complessivi quasi 11 milioni di euro. Confermati, da Lipari, i minori trasferimenti da Stato e Regione. Tra le sentenze passate in giudicato e i decreti ingiuntivi scoperti nella ricognizione contabile nell’Area Tecnica, si evidenziano anche numerose prestazioni professionali di legali con fatture da liquidare entro il 2015. Si è poi appreso che il sindaco Roberto Bonaccorsi, in data 14 maggio, ha inviato una nota indirizzata ai dirigenti delle quattro Aree (clicca e leggi la lettera sindaco su dissesto) e per conoscenza alla Corte dei conti, al Segretario, al Presidente del Consiglio, nonché al Collegio dei Revisori, nella quale, entro il termine di sette giorni, chiede di fornire il quadro complessivo dei reali fabbisogni e la loro corretta imputazione temporale; le funzioni e i servizi non indispensabili con relativa quantificazione della spesa annua; i crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui all’art. 193, nonché con le modalità di cui all’art. 194, con relativa quantificazione; le riduzioni della spesa o gli incrementi di entrate che possano garantire gli equilibri di bilancio.

In merito alla nota del sindaco Bonaccorsi, il consigliere del Pd, Tania Spitaleri, ha espresso il proprio stupore riguardo al fatto che, la suddetta nota, ad oggi, non è stata portata a conoscenza dei consiglieri (in mattinata è pervenuta una pec della presidenza del Consiglio): «La situazione finanziaria fotografata dalla nota di Lipari e, tutto l’iter successivo, suscitano apprensione e volontà di acquisire il maggior numero di informazioni in merito alla massa debitoria stante la responsabilità politica che investe l’intero organo consiliare. Non è accettabile – osserva la Spitaleri – che documenti di siffatta importanza non vengano tempestivamente inviati ai consiglieri e che gli stessi vengano resi noti solo da consiglieri “privilegiati”».

E alla nota del sindaco trasmessa ai dirigenti, giunge, puntuale, anche una piccata risposta del consigliere Orazio Scuderi che definisce l’iniziativa del sindaco, “intempestiva, incoerente e illogica”. “Il sindaco – scrive Scuderi – chiede ai dirigenti di comunicare, tra le altre cose, anche le spese per servizi non indispensabili. Da quando – si chiede Scuderi – i dirigenti decidono cosa fare in termini di azione politica? Il sindaco, la Giunta comunale, il Consiglio comunale sono inutili sulla base di tale assunto. In un momento in cui il rischio dissesto è di palmare evidenza, a chi giova sapere cosa si sarebbe potuto finanziare se ci fossero state risorse disponibili? Forse c’è la necessità di dover comunicare a qualcuno, in maniera celata, che non si possono mantenere promesse già espresse?”.

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