La Diocesi di Acireale promotrice di “legalità” -
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La Diocesi di Acireale promotrice di “legalità”

La Diocesi di Acireale promotrice di “legalità”

La Diocesi di Acireale ad opera dell’ufficio delle comunicazioni sociali, direttore don Marco Catalano, ha organizzato ieri, venerdì 27 febbraio, una giornata sulla legalità su “Sequestro, Confisca, Lavoro”, presso il seminario vescovile, in mattinata, e di pomeriggio nella chiesa di San Rocco. Nello specifico la riflessione a più voci verteva sugli argomenti interessanti e attuali del sequestro dei beni alla mafia, alla successiva confisca e al buon utilizzo di questi beni per creare lavoro e non una eventuale gestione costosa per la comunità.

Le riflessioni “Dal sequestro alla confisca”, con moderatore Antonino Pogliese, sono state svolte al Seminario a cura di Giacomo Pignataro, rettore dell’università di Catania, di Giovanbattista Tona, Corte di Appello di Caltanissetta, di Vito Branca, avvocato del Foro di Catania, di Filippo Dispenza, dell’Interpol, di Giusy Bosco, amministratore giudiziario, e di Antonio Balsamo, presidente Misure di prevenzione di Caltanissetta.

Le riflessioni su “Utilizzo e lavoro”, moderatore S. E. Antonio Raspanti vescovo della diocesi di Acireale, il quale nel suo intervento ha sottolineato come “le imprese illecite inquinano e modificano le regole del mercato, provocando l’indignazione della società civile. Pertanto l’incontro desidera creare sinergie per estirpare questo cancro e dare lavoro, un lavoro che in atto manca”, sono state svolte come già accennato nella chiesa di San Rocco. Relazioni a cura di Umberto Postiglione dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati (ANBSC), di Piero Grillo, presidente Misure di prevenzione di Trapani, di Giovanni Salvi, Procura di Catania, di Giuseppe Sanfilippo, amministratore giudiziario, di Davide Patti, associazione “Libera”, di Salvatore Lo Balbo della CGIL.

Lavori chiusi nella detta chiesa di San Rocco dal ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha riferito su quanto svolto e creato dal governo attuale nello specifico, nell’utilità dell’Agenzia ANBSC, sulla opportunità di apporre modifiche, come richiesto durante la giornata dei lavori, al D. Lgs 159/2011 che in atto regola il tutto. Alla realizzazione della giornata hanno dato il loro contributo tecnico e logistico il Credito Siciliano, gli Amministratori giudiziari (ANAG) e il Lions Club di Acireale, in atto guidato dal dottor Silvio Cavallaro.

Non potendo riferire per motivi di spazio sui vari interventi, al presidente dei Lions acesi chiediamo il perchè del coinvolgimento del Club alla giornata dei lavori. “Il club nell’anno sociale 2013/2014 – dichiara Cavallaro – ha trattato il tema dell’utilizzo dei beni confiscati alla mafia al fine di cercare una soluzione, che con le dovute garanzie per gli Istituti di Credito, dia vita alla elargizione di micro crediti, dando lavoro a migliaia di persone e di famiglie, per cui S.E. il Vescovo Raspanti ha voluto invitarci per conoscere meglio il problema e proseguire nella nostra azione nella ricerca di fonti di lavoro”. E il socio Lions acese Giuseppe Russo, ex presidente dell’associazione antiracket e usura “Rosario Livatino” di Acireale, aggiunge: “Abbiamo di molto ampliato la nostra conoscenza e professionalità perchè particolarmente formativa per agire meglio nelle nostre associazioni”. Con le centinaia di beni  già confiscati alla mafia una buona gestione delle dette aziende sarebbe un grande segno di democrazia, il rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti nel sequestro e confisca delle aziende, una grande possibilità di lavoro per tanti altri lavoratori.

Camillo De Martino

 nella foto un momento dei lavori nella chiesa di San Rocco con il ministro Alfano e S.E. Il vescovo Raspanti

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