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Sindaco e consiglieri “si trasferiscono” in Ospedale

Sindaco e consiglieri “si trasferiscono” in Ospedale

ospedaleIeri mattina, coerentemente con quanto annunciato qualche giorno fa, il sindaco Bonaccorsi e la commissione ospedale di Giarre, presieduta da Tania Spitaleri, hanno dato il via ad un presidio permanente presso il nosocomio giarrese di Via Forlanini.

Nel corso della giornata le istituzioni locali hanno incontrato ed ascoltato i medici di tutte le Unità Operative, il direttore Sanitario Scala, e il responsabile del presidio Rocco Romeo, al fine di acquisire tutti i dati sull’attuale reale condizione dell’ospedale in riferimento ai posti letto, alle carenze di personale, alle gestione ed organizzazione dei turni oltreché ai servizi erogati, ai reparti presenti ed a quelli mancanti. I lunghi ed approfonditi colloqui hanno permesso al primo cittadino ed alla commissione di avere un quadro reale dell’offerta sanitaria dell’Ospedale ad oggi, delle tante criticità presenti e, cosa importante, della evidente differenza tra direttive e diritti rimasti sulla carta e attuazione degli stessi. Forti le denunce riguardanti le responsabilità dei vertici politici ed aziendali e le continue e ormai datate omissioni.

Le persistenti gravi difficoltà e i rischi ai quali sono quotidianamente sottoposti gli operatori sanitari che operano al Pronto Soccorso e, di conseguenza i cittadini, hanno occupato gran parte del dibattito: dall’assenza dei turni sufficienti di guardia attiva, alla carenza di ambulanze con rianimazione, alla totale mancanza dei tecnici di radiologia fino all’assenza di reperibilità cardiologica.

Lo stato di “limbo normativo” (pare si sia scongiurata la riconversione in Ospedale di Comunità) e i “refusi” contenuti nel Piano di Rimodulazione pubblicato a gennaio 2015, impongono di tenere alta l’attenzione.

Proprio per questo il sindaco Bonaccorsi e la commissione ospedale continueranno a presidiare e per monitorare la situazione giorno per giorno,così da elaborare un piano d’azione che, dati e norme alla mano, permetta loro di chiedere, intervenire e rivendicare allo scopo di salvare la dignità dell’Ospedale di Giarre e di tutti i cittadini del Distretto.

 Nel dettaglio si è riscontrato che i posti letto attualmente attivi sono 44: 14 di medicina, 12 di geriatria, 14 di psichiatria e 4 diurni indistinti (2 area medica + 2 area chirurgica).

Quelli che avrebbero dovuto esserci sono 57 posti letto: 20 di medicina, 12 di geriatria, 6 di neurologia, 15 di psichiatria, 4 diuni (2 indistinti area medica+ 2 indistinti area chirurgica) e di 16 lungodegenza

roberto bonaccorsi  istituzionaleIl sindaco Bonaccorsi ha spiegato che intende, in tal modo «monitorare giornalmente le attività dell’Ospedale per mandare un segnale chiaro a cittadini e utenti della struttura, affinché si conoscano con chiarezza quali servizi la struttura è concretamente in grado di offrire, per evitare il grave rischio che le aspettative di coloro che si rivolgono a questa, vengano disattese da inadempienze e inefficienze».
 
Oltre a ciò, la richiesta di «un’assunzione di responsabilità da parte del Governo regionale, chiamato – ha ribadito a più riprese il sindaco – a dar corso a quanto stabilito dal Piano di riordino della sanità siciliana». «L’Ospedale dev’essere dotato di risorse e mezzi adeguati, dal Pronto Soccorso alle ambulanze all’organizzazione dei reparti, per poter essere valutato sulla base di dati oggettivi, senza penalizzazioni».

spitaleri«L’azione che stiamo portando avanti ha lo scopo di scongiurare la totale mortificazione della struttura ospedaliera. Da oggi, accanto al sindaco – dichiara Tania Spitaleri –, vogliamo vigilare sull’attuazione degli intenti promossi dai vertici politici regionali che più volte sono stati disattesi senza giustificazioni. In questo momento c’è una distanza abissale tra quello che i cittadini meriterebbero, come garanzie sanitarie, e i fatti con cui dobbiamo fare i conti. C’era stato promesso tanto, sia a livello di risorse umane che a livello di offerta di servizi, ma nei fatti nulla si è mai trasformato in azione concreta. I nuovi progetti, che non coincidono con gli accordi stipulati con l’assessorato regionale, prevedevano una trasformazione della struttura in quello che chiamano un Ospedale di comunità, nei fatti un grande ambulatorio. In seguito alle nostre rivendicazioni, come istituzioni locali, siamo riusciti ad ottenere una deroga che ci permette di evitare una simile conversione nell’immediato. Di conseguenza, abbiamo pensato di avviare un percorso che permettesse all’ospedale di mantenere le sue funzioni più importanti. Da questa azione nascerà poi un documento ufficiale in cui paleseremo i risultati di questo monitoraggio, perché c’è troppa distanza tra quello che spetta ai cittadini di diritto, e quello che poi nella pratica osserviamo dall’attuale situazione».

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