Percorrere a piedi il lungo-torrente Macchia, nella centralissima piazza San Vito, nella popolosa frazione di Macchia, per i residenti, in particolare, è stata impresa davvero difficile: aria irrespirabile e odore nauseabondo per la fognatura formatasi in seguito alla rottura, in più punti, di una grossa tubazione.

All’origine dello sversamento dei liquami, i pesanti danni provocati dagli eventi temporaleschi del 5 e 6 novembre scorsi e che, come si ricorderà,  hanno indotto il Comune di Giarre a richiedere alla Regione lo stato di calamità naturale, per i molteplici danni – originati da infiltrazioni diffuse – su strade, scuole e strutture pubbliche del territorio.

Ieri sono entrati nel vivo gli interventi più complessi nel sottoponte con l’impiego di escavatori che hanno raggiunto il letto del torrente per eseguire le opere di ricostruzione del canalone in cemento interrato. Per lo svolgimento dei lavori, eseguiti con la prassi della “somma urgenza”, è stata incaricata una ditta esterna; le opere di manutenzione stanno per volgere al termine. La tubazione pesantemente danneggiata, in più tratti, in seguito alla pressione dell’acqua torrentizia, è stata riparata, realizzando un coperchio e ricoprendo di cemento le parti ammalorate, mediante l’utilizzo di una betoniera.