Giarre, Orazio Scuderi mollato dalla “Cricca” -
Catania
11°

Giarre, Orazio Scuderi mollato dalla “Cricca”

Giarre, Orazio Scuderi mollato dalla “Cricca”

La cricca (alias la maggioranza consiliare) lo ha abbandonato al suo destino. “Valchiria”, ha fatto proprio la fine di quell’ufficiale tedesco che, insieme agli altri congiurati furono giustiziati dopo brevi processi. Orbene, Valchiria (Orazio Scuderi) è stato processato e condannato dalla sua stessa maggioranza che ieri sera gli ha bocciato i due emendamenti presentati nell’ambito dell’assestamento di Bilancio. Un duro colpo per l’avvocato che difficilmente riuscirà a dimenticare. Facile immaginare un Natale pieno di sorprese. Ma dovrà impegnarsi parecchio “Orazio Valchiria” perché ieri – diciamocelo – ha perso pesantemente. La maggioranza ormai lo considera come elemento dell’opposizione, non resta, a questo punto, che tornare tra i banchi di chi si dice contrario all’azione dell’amministrazione Bonaccorsi.

consigliere Orazio ScuderiLo sfogo di Scuderi espresso in una nota che stamattina ha diffuso alla stampa sembra confermare che ormai la miccia è accesa. E il botto è imminente. Nessuno stupore  allora, se Scuderi, senza giri di parole, definisce “CRICCA” quella maggioranza di consiglieri “malati di protagonismo che astenendosi, di fatto, non ha permesso l’approvazione di un emendamento proposto dai consiglieri Orazio Scuderi e Vittorio  Valenti che avrebbe consentito di eseguire  i lavori, necessari ed urgenti, di bitumazione delle strade comunali a maggiore rischio per la pubblica incolumità, per un importo di 100 mila euro”.

“Purtroppo chi è malato di protagonismo – scrive nella sua nota Scuderi – non riuscirà mai a stabilire il momento di smettere per non cadere nel ridicolo. Sono proprio questi i comportamenti che creano sfiducia nei confronti della classe politica, composta da gente polemica e litigiosa che preferisce gli slogan, le interviste,la propaganda ai fatti concreti.

È  proprio quello che è accaduto a Giarre, in cui qualche mese fa due consiglieri comunali appartenenti ad un movimento politico rappresentato alla Regione siciliana, si fanno portatori di un progetto: bitumare le strade comunali in cattivo stato di manutenzione (leggasi Raffaele Musumeci ndr). Queste le parole espresse sotto forma di atto di indirizzo politico. Ma passare dalle parole ai fatti è difficile, soprattutto se alla fine sono altri che pensano e propongono che le parole devono tradursi in fatti. Chi avrebbe mai pensato che proprio quei consiglieri che con tanto clamore avevano deciso di assumere la paternità degli interventi di bitumazione delle strade, nel momento di passare dalle parole ai fatti, bocciano clamorosamente il loro stesso progetto?”.

Scuderi, azzarda la risposta: “la proposta di vincolare la somma di € 100.000,00 per la manutenzione delle strade comunali più a rischio proveniva da altri, in questo caso dai consiglieri Scuderi e Valenti, che inavvertitamente e, senza volerlo, hanno intaccato il loro spirito di protagonismo. La gravità di tali comportamenti perpetuati nel tempo non ha misura. Come si fa a non rendersi conto del danno sociale, etico e morale che causano questi nefasti politicanti, falsi e ipocriti?

Ad ogni tornata elettorale – rimarca Scuderi – si presentano con il sorriso sulle labbra, con lo sguardo sincero e con una espressione rassicurante. E poi i loro discorsi, fatti di belle parole, sembrano soddisfare i reali bisogni dei cittadini, le loro reali necessità, promettono una vita serena e felice. Esprimono concetti complicati  e senza pudore utilizzano luoghi comuni: esche sempre fresche per tutti, addetti e non addetti ai lavori. È chiaro che hanno bisogno di soddisfare, prima di tutto e di tutti, la loro ingordigia. Abbiamo veramente bisogno di questa classe dirigente politica di Saltimbanchi? Il delirio di onnipotenza e di protagonismo altro non è che una patologica necessità di nascondere la propria miseria intellettuale e la propria inettitudine e incapacità di affrontare con umiltà una qualsiasi situazione”.

Chiaro il livore di Scuderi nei confronti della maggioranza. Dalla quale, appare più che evidente, presto prenderà le distanze.

barbagalloMa nella seduta consiliare di giovedì sera, un altro piccolo sussulto si è verificato in seno alla maggioranza. Il movimento Tutti per Giarre, la lista del sindaco Bonaccorsi, si è dissolta come neve al sole. Il piccolo Barbagallo (Giovanni) non è più da ieri un’appendice del sindaco (leggi la Dichiarazione di fondazione Lista Musumeci). Malinconiche le sue parole di congedo: “Sento  il dovere di fare chiarezza sulle motivazioni che mi hanno condotto alla scelta dello scioglimento del gruppo consiliare, in sintonia con la mia parte politica e con i miei deputati di riferimento, l’on. Nello Musumeci. L’azione politica de la “lista Musumeci” – dice Barbagallo – troverà ancora più smalto (come quello brillante passato sui capelli) e protagonismo sottoponendo a quest’assemblea proposte, iniziative e ove possibile soluzioni, nella speranza che ci verrà consentito di rafforzare l’intera maggioranza che non può e non deve limitarsi alla votazione dei soli atti amministrativi ma deve intraprendere e concordare le scelte politiche che investono la città”.

Anche in questo caso, la fidanzata (il sindaco) è diventata amante. E le amanti, si sa, durano il tempo di una relazione.

 

Potrebbero interessarti anche