L’Ospedale è salvo, per adesso… -
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L’Ospedale è salvo, per adesso…

L’Ospedale è salvo, per adesso…

Si salvano (o per lo meno si dovrebbero salvare) al fotofinish gli ospedali che, in base al nuovo piano sanitario, erano destinati a chiudere per essere trasformati in qualcos’altro. Tra questi l’unico in provincia di Catania ad essere stato condannato era quello di Giarre. Oggi invece la commissione Salute dell’Ars, pur esitando favorevolmente il piano sanitario proposto dal governo Crocetta, lo ha fatto in maniera condizionata, ovvero sì all’approvazione purché non si “chiuda” nessuna struttura, almeno sino al 2017, quando, sulla base di valutazioni riguardanti le loro performances, si rivaluterà la posizione di queste strutture.

Schermata 2014-11-20 a 21.44.29Chiaro che, vista la piega che la situazione aveva assunto, questo non può che essere un risultato positivo che va, giustamente, accolto con soddisfazione. E non può che essere soddisfatto anche il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, che oggi si è recato, insieme ai colleghi sindaci degli altri Comuni in cui vi erano nosocomi a rischio, a Palermo, in commissione Salute (foto a sinistra). Chiaramente soddisfatto Bonaccorsi ha ringraziato “tutti i deputati del territorio, che si sono spesi per la causa; i parlamentari della Commissione Sanità dell’Ars che, dopo 6 ore di paziente confronto, hanno cassato all’unanimità la proposta di chiusura delle strutture sanitarie ed i sindaci di Ribera, Mazzarino, Noto, Leonforte, Barcellona Pozzo di Gotto, Salemi e Scicli, con cui abbiamo condiviso la battaglia per la difesa del diritto alla salute”.

Ora che si è sul punto di incassare questo importante risultato (difficilmente non verrà rispettata l’indicazione della commissione Ars alla Salute) bisognerà mantenere più che mai alta l’attenzione. Questo rinvio ad una successiva valutazione al 2017 dovrà servire al territorio per far sì che il proprio Ospedale, il proprio Pronto Soccorso, recuperino quanto perduto negli anni in termini di servizi e di qualità per garantire in maniera efficace e produttiva il diritto alla salute di ogni cittadino. Altrimenti nel 2017, se le performances saranno quelle di oggi, sarà finita e per sempre… Insomma si è vinta una battaglia ma adesso bisogna imbastire una strategia efficace e sinergica che consenta a questo comprensorio di vincere la guerra. Basta crederci.

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