Lettera aperta ai sindaci degli artigiani: insieme per dire basta -
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Lettera aperta ai sindaci degli artigiani: insieme per dire basta

Lettera aperta ai sindaci degli artigiani: insieme per dire basta

Diego Bonaccorso x sitoInsieme per dire basta!  E’ il titolo della lettera-appello che l’Ula Claai di Giarre ha scritto ai sindaci del territorio ai quali lanciano un grido di allarme riguardo il grave disagio in cui vivono le imprese, proponendo agli amministratori l’idea di fare fronte comune nei confronti del governo Regionale, Nazionale e del Mondo Economico, al fine di dare assoluta priorità al problema dello sviluppo, degli investimenti, del lavoro, del credito e del rilancio del micro comparto produttivo.

Il testo della lettera:

Considerato che

–       il Governo nazionale è impegnato in una serie di riforme (a loro dire indispensabili…) che lasciano poco spazio ai problemi REALI;

–       pur riconoscendo il loro sforzo per un cambiamento, non si intravedono azioni che diano oggi (perché domani saremo morti) opportunità di lavoro e sviluppo alle micro imprese;

–       non si intravedono diffusi  investimenti su strutture e infrastrutture che creino lavoro….;

–       non si intravede un ordinario accesso al credito;

–       anzi! la spending review sposta i problemi finanziari ai Comuni con continui tagli…

–       sentiamo spesso annunci su proposte di riduzione di tasse …, ma a tutt’oggi nessuna certezza;

insomma ad oggi non si intravede nulla che possa dare lavoro e speranza alle piccole imprese ed in particolare agli artigiani che sono le vere portatrici di ricchezza e di sviluppo del territorio.

Considerato ancora che

–       la Regione Siciliana non riesce a mettere in atto incisive politiche mirate al rilancio ed allo sviluppo (in particolare delle piccole imprese);

Tenuto conto che

Il Mondo del Credito non investe ne su progetti ne su iniziative di giovani che vogliono scommettersi a fare Impresa, ne sul “mattone”, ne tanto meno sostiene le imprese in un momento di difficoltà, non assolvendo a nostro avviso al loro “spirito” di banche cioè di assumersi anche qualche rischio per far crescere la Comunità ed il Paese, di conseguenza  con maggiori ricadute per loro,

–       i Comuni sono i primi interlocutori da cui si attendono risposte …

ma, per certi aspetti, immaginiamo che le loro difficoltà finanziarie possono essere equiparate a quelle delle imprese… Infatti ricevendo sempre minori trasferimenti sia dalla Regione, sia da Roma, molti di essi sono a rischio dissesto, e sono dunque costretti, per garantire i servizi, ad appesantire la tassazione nei confronti dei cittadini e delle già tartassate imprese… Di conseguenza, a loro dire, pur consapevoli dello stato di impellente necessità … non hanno fondi … per avviare processi di investimenti, di ripresa, sviluppo e rilancio del mondo del lavoro… Se è vero che le cose stanno così, chiediamo alle SS.LL.II. di far propria l’idea di fare fronte comune nei confronti del governo Regionale e Nazionale e del mondo finanziario, al fine di dare assoluta priorità al problema dello sviluppo, del lavoro e del rilancio del comparto produttivo, concretizzandola attraverso una serie di incontri, atti e manifestazioni che vedranno Sindaci e imprese insieme per dire BASTA a questa drammatica spirale di impoverimento.  Fiduciosi nella vostra sensibilità e nel vostro interesse a realizzare una innovativa modalità di azioni, proposte e/o protesta al fine di smuovere “le acque stagnanti” e fare riacquistare fiducia e  speranza ai cittadini e alle imprese,

 

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