Taormina e la piscina che… annega -
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Taormina e la piscina che… annega

Taormina e la piscina che… annega

Il frequentatissimo impianto comunale di Via Bongiovanni è inutilizzabile da oltre sei mesi a causa della violenta grandinata del marzo scorso che ne ha seriamente danneggiato il tetto. Nella prolungata inerzia di Palazzo dei Giurati, utenti ed atleti si stanno, quindi, trasferendo in massa presso altre strutture, con conseguenti gravi danni economici per il gestore privato

piscina taormina 2Ennesima storia di strutture pubbliche che pongono seri problemi ai soggetti privati cui sono state date in gestione, i quali finiscono col “maledire” il giorno del relativo affidamento. È quella di cui si parla da oltre sei mesi nella “capitale” siciliana del turismo, ossia Taormina, esattamente da quando, lo scorso 27 marzo, una violenta grandinata ha gravemente danneggiato il tetto della piscina comunale di Via Bongiovanni, rendendo quest’ultima inagibile.

In assenza del più volte invocato intervento riparatore, i tanti frequentatori di tale polo sportivo (tra cui numerosi atleti professionisti) hanno già iniziato a trasferirsi presso altre strutture. Ed a pagarne le conseguenze è, ovviamente, il “Corpo Volontario di Soccorso in Mare” (C.V.S.M.), che gestisce l’impianto taorminese dall’anno 2000, in forza di un contratto che impegna il suddetto gestore a versare alle casse municipali di Palazzo dei Giurati un canone annuo pari ad oltre cinquantamila euro. Ma come si fa a corrispondere tale ingente cifra se non si viene messi nelle condizioni di poter lavorare?!

L’Amministrazione Comunale di Taormina, attualmente guidata dal sindaco Eligio Giardina, è dunque accusata di essersi disinteressata totalmente di questo bene di sua competenza, che potrebbe nuovamente essere reso agibile ed utilizzabile con un intervento finanziario di appena cinquantamila euro.

Intanto, di fronte a tale presunta inadempienza, il presidente del CVSM, Giuseppe Sperlinga, ha presentato nei giorni scorsi un atto extragiudiziale per ottenere un risarcimento pari a circa un milione di euro.

Dal canto suo, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Tanino Carella, si è impegnato, durante una seduta consiliare, ad intervenire quanto prima per rendere nuovamente agibile l’impianto di Via Bongiovanni, dove ancora, però, non ha messo piede alcun operaio.

«Basterebbe – sostengono i rappresentanti dell’ente gestore –  riparare il tetto della piscina. Ma ci sembra, purtroppo, che l’intento sia quello di chiudere definitivamente tale struttura, liquidando noi che l’abbiamo gestita in maniera impeccabile per quattordici anni, insegnando il nuoto e le relative tecniche a migliaia di cittadini taorminesi e dei centri limitrofi, tra cui anche a persone disabili. Ricordiamo – concludono i gestori – che la piscina comunale di Taormina è un bene pubblico e che, come tale, va tutelato, senza essere lasciato nelle penose condizioni (ulteriormente aggravate dalle recenti piogge di inizio autunno) in cui adesso si ritrova».

Rodolfo Amodeo

nella foto a sinistra l’immagine di una “cascata” d’acqua all’interno della piscina 

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