Guerra dei “Meet Up” a Francavilla di Sicilia -
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Guerra dei “Meet Up” a Francavilla di Sicilia

Guerra dei “Meet Up” a Francavilla di Sicilia

I quattro attivisti pentastellati della cittadina dell’Alcantara espulsi nei giorni scorsi dall’originaria piattaforma social, hanno per tutta risposta immediatamente reagito aprendone una tutta loro

Potenza del Web e dei social network! Sino a qualche anno fa chi fuoriusciva da un partito ed intendeva continuare a fare politica, doveva mettere mano al portafoglio per affittarsi una propria sede. Adesso, invece, bastano un paio di “clic” per aprire un “Meet Up”, ossia una piattaforma social nella quale “radunare” i propri accoliti e creare, così, un luogo in cui, sia pur virtualmente, incontrarsi, scambiarsi opinioni ed avanzare proposte.

Accade, dunque, che a Francavilla di Sicilia gli attivisti ed i simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle si ritrovano da qualche giorno con ben due meet up: quello originario, denominato “Meetup Movimento5Stelle Francavilla di Sicilia”, ed uno nuovo di zecca, cui è stato dato il nome di “Francavilla di Sicilia Cinque Stelle”.

Quest’ultimo è il frutto della resa dei conti recentemente consumatasi tra i grillini francavillesi, culminata nell’espulsione dal primigenio meet up delle sorelle Mariella ed Antonella Musso, del loro papà Alessandro e di Giuseppe Calandrino, accusati di “infedeltà” alla piattaforma telematica ed al suo organizer (ossia il gestore) Antonino Immesi, anche perché Mariella Musso risulta essere a sua volta organizer di un altro meet up (quello comprensoriale per le Valli dell’Alcantara e dell’Agrò, aperto oltre un anno fa per dare soprattutto voce ai grillini dei centri minori).

In ogni caso – come alcuni giorni addietro ci ha sottolineato lo stesso Immesi – l’espulsione dai meet up consente di poter continuare a militare nel movimento di Grillo e Casaleggio; questo perché, nella filosofia pentastellata, il meet up viene inteso come un social network a sé stante, anche se ideologicamente collegato al M5S.

Sta di fatto che tale “epurazione” si lascia dietro inevitabili rancori e strascichi polemici. «La nostra espulsione – dichiara al riguardo Mariella Musso – non appartiene affatto alla cultura ed ai principi del Movimento Cinque Stelle: siamo in presenza di un provvedimento oligarchico, se non dittatoriale, adottato senza consultare né assemblea e né regolamenti. Ad ogni buon conto, noi “espulsi” e tutti coloro i quali amiamo operare in un contesto di democrazia, trasparenza e reale rinnovamento politico, abbiamo fondato questo nuovo meet up “Francavilla di Sicilia Cinque Stelle”, al cui interno non esistono né esisteranno mai gerarchie, sulla base del fondamentale principio che “uno vale uno”. Ogni nostra decisione, pertanto, verrà presa democraticamente e di comune accordo, nell’esclusivo intento di migliorare la qualità di vita di tutta la collettività francavillese facendo crescere il M5S e divulgando l’operato dei nostri portavoce ai parlamenti regionale, nazionale ed europeo. Il tutto, comunque, senza arrogarci il diritto di parlare a nome del movimento, cosa che il nostro meet up né qualsiasi altro possono assolutamente fare».

Di fronte a questa apparentemente insanabile dicotomia verificatasi tra i loro proseliti di Francavilla, sarebbe interessante sapere da che parte starebbero il “leader maximo” Grillo ed il “guru” Casaleggio, che già, comunque, anche in altre località d’Italia hanno dovuto prendere atto di diverse situazioni di litigiosità interne al loro movimento e, soprattutto, della non sempre perfetta coincidenza tra l’essere grillini e l’essere “metuppari”.

Rodolfo Amodeo  

 

FOTO: gli espulsi dal meet up, ossia (da sinistra) le sorelle Mariella ed Antonella Musso col papà Alessandro e Giuseppe Calandrino

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