Francavilla: Belfiore, un assessore per... tradizione -
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Francavilla: Belfiore, un assessore per… tradizione

Francavilla: Belfiore, un assessore per… tradizione

Per il coriaceo politico locale il sindaco Lino Monea ha recentemente coniato una nuova delega finalizzata al recupero ed alla valorizzazione del glorioso passato della cittadina dell’Alcantara. In “agenda” mostre ed eventi sulla religiosità popolare e sul corpo bandistico, l’istituzione dell’archivio storico comunale e lezioni di “francavillesità” nelle scuole

Al Comune di Francavilla di Sicilia, Armando Belfiore è un assessore “di lungo corso”: in politica sin da quando indossava i calzoni corti (militando nella “potente” Democrazia Cristiana di Ciriaco De Mita e Nino Gullotti), nell’ultimo decennio e passa ha pressoché ininterrottamente fatto parte (rivestendo anche il ruolo di vicesindaco) delle varie Amministrazioni Comunali avvicendatesi alla guida della cittadina dell’Alcantara. Adesso, però, l’attuale sindaco Lino Monea lo ha messo di fronte ad una particolare “sfida”, coniando appositamente per lui la nuova delega alle “Tradizioni”, assegnata a Belfiore in occasione del recente “rimpasto” conseguito allo scioglimento del civico consesso francavillese. E tenendo conto dell’illustre passato di Francavilla di Sicilia, si tratterà di una “sfida” esaltante, peraltro stimolata dall’ottima riuscita della “rinnovata” Sacra Rappresentazione vivente del Venerdì Santo, dopo lunga assenza tornata in scena per le vie del paese in occasione delle appena trascorse festività pasquali.

«Dobbiamo esser grati – dichiara al riguardo l’assessore Belfiore – a tutti quei benemeriti concittadini che, in stretto raccordo con la locale Parrocchia, si sono prodigati, ognuno nel proprio ruolo, per riprendere questa gloriosa tradizione della nostra comunità. Ritengo, pertanto, che il mio impegno nella nuova delega alle Tradizioni conferitami dal sindaco Monea debba partire proprio da tale evento, che merita senz’altro una specifica ed assidua attenzione, a cominciare dalla costituzione di un apposito comitato organizzatore permanente, cui affidare pure la riscoperta e la valorizzazione di tutte le altre tradizioni religiose locali. A tal proposito, abbiamo già avviato dei contatti con la Curia e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina affinché, quanto prima, la sede museale di Palazzo Cagnone possa ospitare un’esposizione temporanea degli arredi sacri e delle opere d’arte di maggior pregio conservati nelle nostre chiese. L’Amministrazione Monea, comunque, è da tempo alle prese con una riorganizzazione più complessiva del patrimonio storico, artistico e culturale di Francavilla. Ed a breve comincerà a dare i suoi frutti il corso per la gestione dell’archivio storico generale tenuto alcuni mesi fa a titolo gratuito dal prof. Alfio Seminara (già direttore dell’Archivio di Stato di Messina) e destinato al personale comunale interno: proprio qualche giorno addietro, infatti, ci sono stati consegnati gli arredi e le scaffalature per la conservazione dei vari documenti cartacei che, quindi, potremo iniziare a catalogare e mettere a disposizione del pubblico».

E nell’agenda dell’assessore alle Tradizioni del Comune di Francavilla non poteva non rientrare lo “storico” corpo bandistico locale intitolato a Vincenzo Bellini. «Trattasi di una virtuosa realtà – sottolinea a tal proposito Armando Belfiore – di cui noi francavillesi dobbiamo andare fieri in quanto la nostra banda musicale, ovunque si sia esibita, ha sempre fatto onore a questa comunità. Credo, quindi, che la sua esaltante storia, frutto dell’atavica predisposizione dei nostri concittadini per l’arte delle sette note, meriti un apposito convegno celebrativo, da tenersi nell’ambito delle prossime manifestazioni estive in abbinamento ad un raduno bandistico cui inviteremo tutte le analoghe formazioni presenti negli altri Comuni della Valle dell’Alcantara. Intanto, esorto tutti i francavillesi che ne fossero in possesso a tirare fuori foto d’epoca e qualsivoglia altro cimelio relativo al nostro corpo bandistico, da utilizzare nell’allestimento di una mostra collaterale ai suddetti eventi».

Ma, al di là delle singole iniziative, l’assessore Belfiore vorrebbe che questa sua “gestione” delle tradizioni locali fosse ricordata per una più generale e significativa “operazione culturale” che lo stesso si prefigge di attuare. «Con l’indispensabile collaborazione delle istituzioni scolastiche – preannuncia – vogliamo spronare le giovani generazioni di francavillesi ad interessarsi alla storia ed alle tradizioni del luogo in cui vivono affinché lo possano amare e rispettare per il resto della loro vita. Si potrebbe, ad esempio, cominciare illustrando loro le antiche ed a volte curiose denominazioni dei vari quartieri e contrade del paese, spesso indicative di fatti storici lì accaduti o di preesistenti monumenti. Ritengo, infatti, che lo studio della geografia debba prendere le mosse proprio dal posto in cui affondano le nostre radici».

Rodolfo Amodeo

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