Riposto, il piano della “discordia” -
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Riposto, il piano della “discordia”

Riposto, il piano della “discordia”

Aria di forte instabilità in seno al Consiglio comunale dove tra maggioranza ed opposizione le parti si sono invertite e l’Amministrazione Caragliano trova un clima ostile

Un Consiglio comunale spezzato quello di ieri sera a Riposto. I ruoli difatti si sono invertiti. Quella che era opposizione ha formato una nuova maggioranza, definita dal popolo del web “straversale”, e quella che deteneva i numeri adesso è una minoranza che diventa ancora più instabile al momento del voto.

Più di quattro ore di Consiglio comunale ieri sera. Si apre il dibattito con il piano di lottizzazione che comprende via Toti a Carruba ma è, soprattutto, il piano particolareggiato del centro storico di Riposto (visionabile al link http://www.comune.riposto.ct.it/ppcs/5r_pregio_architettonico.pdf) a tenere aspramente acceso il Consiglio. Il piano progettato dall’architetto Salvatore Cali è stato spiegato durante una fase iniziale dei lavori consiliari. Secondo, infatti, la legge regionale 71/78, il piano regolatore o particolareggiato deve essere pubblicato, oltre che sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, su un quotidiano a diffusione regionale in modo tale che qualunque cittadino possa presentare osservazioni sul piano generale. Le opposizioni, dice la legge, devono essere visualizzate, a cura del Comune, in alcune planimetrie di piano, ed il Consiglio comunale è tenuto, entro ad un mese, a formulare le proprie deduzioni, osservazioni ed opposizioni.

E proprio durante l’esposizione tecnica dell’architetto Salvo Cali, redattore del progetto per l’Utc del Comune di Riposto, che il consigliere Ezio Raciti, con la sua interrogazione, ha avanzato la proposta, da mettere ai voti, di poter rimandare l’esposizione del piano particolareggiato, e dunque dell’eventuale votazione, dopo che i nuovi consiglieri abbiano avuto modo di poter conoscere in maniera più approfondita i lavori. Il consigliere Gianfranco Pappalardo Fiumara ha espresso la sua contrarietà, insieme al consigliere Rosario Caltabiano, sull’interruzione dell’esposizione da parte del tecnico.

Proprio da questo momento in poi l’attività consiliare si spacca, con diverse sospensioni indette dal presidente Mariella Di Guardo. Solo dopo più di mezz’ora sono riprese le attività portate avanti dal vicepresidente Michele D’Urso, il quale ha subito indetto la votazione riguardo la richiesta di interruzione dei lavori fatta da Ezio Raciti. E su questa votazione che l’opposizione vince e si rimanda il tutto al prossimo consiglio comunale previsto per domani sera alle 19.30.

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